9.12.16

Orma

Amus a bider tando cal est custu bellu riu
L’amus a intendere caminende che  prepotente
Cun sos brazzos andende e su muccu falende
Non d’ada mai idu che i custu martiriu
Non podet sighire cun custu deliriu

Lo vedremo allora qual’è il nostro sentiero, 
difficile capire qual’è quello vero fra i milioni di passaggi 
noteremo i vostri passi fra molti altri, 
vedendo passare ogni secondo stretto fra ingranaggi.
Avere memoria serve tanto, 
la fortuna smonta ogni esercizio, 
è fittizia non conta, 
è come un fresco inizio che secondo il corso della storia si ripete, 
ma senza pregiudizio, 
vedrete, porterà  avanti lo stesso supplizio.
Non pensare al canto neanche fosse l’unica cosa rimasta per la conta, 
mai dare senso al manto è li perchè altrimenti saresti sotto a un ponte, 
questioni di scelta, questioni e finzioni, 
fra mille ragioni la cosa importante è il controllo delle emozioni.
Proseguire dritti attraverso i soffitti e le finestre 
scavalcare ogni muro e ogni interesse, 
pensando sempre e solamente a quello che resta, 
malgrado sia il niente a fargli la festa.

Ogni emozione che può essere espressa, 
pressa la testa ad ogni scommessa. 
Confessa ogni atto ipocrita ed ogni pensiero sincero, 
aprire la porta di ogni sentiero, se lo vuoi davvero, 
non è un gran mistero. 

Nessun commento:

Posta un commento